Neonati - competenti e dipendenti

Creature uniche. Primi passi dello sviluppo. Sicurezza e stimolazione. Come comunica un neonato? Genitori sensibili. Diventare genitori.

Creature uniche 
Ogni neonato viene al mondo con un proprio temperamento e le proprie caratteristiche fisiche – unico in questa specifica combinazione. Se i genitori hanno più di un bambino, si rendono conto di come siano diversi fin dai primi giorni di vita. La sua personalità si precisa sempre più con gli stimoli dell’ambiente. Per uno sviluppo armonioso i bambini devono essere riconosciuti nella loro unicità. È importante che abbiano spazi e ritmi propri per il loro percorso originale di sviluppo. Regole rigide e ordini, confronti svalorizzanti e un’eccessiva pressione di conformità, disturbano il bambino, lo rendono insicuro e ne impediscono lo sviluppo.

Primi passi dello sviluppo 
I bambini si sviluppano rapidamente con sempre nuovi compiti da affrontare, secondo l’età e le competenze già acquisite. Questo processo comincia dalla nascita. Già durante la gravidanza, parallelamente alla crescita del corpo e degli organi, si affinano l’udito e il gusto. Dopo la nascita è un compito vitale cercare attivamente il nutr imento, trattenerlo e poi espellerlo. Dall’inizio si tratta pure di trovare un ritmo tra il sonno e la veglia. Solo quando è sveglio il bambino può esercitare i suoi sensi. Per affrontare il passaggio dalla veglia al sonno è richiesto l’aiuto dell’adulto. Dopo le prime settimane, con i primi movimenti mirati, migliorano le possibilità di occupazione del bambino. Adesso impara ad aiutarsi da solo o a consolarsi quando non si trova bene, una competenza importante anche per la futura vita adulta. Dal primo giorno (e già prima nel ventre materno) il bambino stabilisce una relazione con la persona a lui più vicina. Già dopo 5 – 6 giorni riconosce l’odore della madre. Esplora con interesse il suo volto e dopo poche settimane dimostra con un sorriso che lo ha riconosciuto. Nei mesi successivi la relazione con la persona di riferimento diventa sempre più stretta e a 8 mesi reagisce con irritazione a un viso estraneo. Formare suoni, stare seduto, gattonare, mangiare cibi solidi o dormire tutta una notte sono alcuni dei progressi dei primi mesi di vita. 

Sicurezza e stimolazione 
Crescere è un equilibrio tra sicurezza e sfide. Il sentimento di sicurezza serve come base vitale necessaria per ogni nuova esperienza. Il bambino deve poter crescere in un clima di amorevole attenzione da parte delle persone che lo curano. Quando un bambino nota che i suoi bisogni sono riconosciuti e che può contare sul sostegno dell’adulto, può avventurarsi verso nuove esperienze. Già il neonato, se si sente protetto e sostenuto, esplora l’ambiente. Spesso si nota un rapido passaggio tra il bisogno di sicurezza e l’esplorazione del nuovo. Un bambino di sei mesi che guarda affascinato un sonaglio e non si lascia distrar re, può improvvisamente cercare il contatto visivo con la mamma. La sua espressione ras sicurante lo incoraggia a continuare a giocare. Se non la vede, incomincia a piangere. Ap pena arriva la mamma, si tranquillizza e rivolge di nuovo la sua attenzione al sonaglio. 

Come comunica un neonato? 
Fin dall’inizio un neonato mostra se è contento e se sta bene. Ha un’espressione distesa, si muove rilassato e respira regolarmente. Allo stesso modo fin dai primi giorni esprime il suo disagio se non sta bene, soffre di dolori, si annoia o riceve troppi stimoli. Deglutisce a fatica, si strozza, grida, diventa rigido, sgambetta e si muove a scatt i, il respiro diventa irregolare, il colore della pelle cambia. I neonati non possono solo provar e sensazioni spiacevoli, ma le possono anche comunicare chiaramente. Crescendo il bambino può comunicare più chiaramente e in modo più differenziato. Comunica le sue richieste, i rifiuti o le gioie con la mimica e la gestualità del corpo, modulando la voce, facendo versetti. A due anni circa si aggiunge il linguaggio. Spesso il «no» è la prima parola del vocabolario del bambino.

Genitori sensibili 
Per molti aspetti i neonati sono dipendenti dalle persone di cura. Per il loro sano sviluppo devono fare affidamento su queste persone, che non si devono occ upare solo del benessere fisico, ma anche dell’equilibrio psichico e delle relazioni sociali. I genitori sanno di regola intuitivamente come reagire. Per esempio abbassano il tono di voce, restano nel campo visivo del bambino, ripetono ritmicamente le parole. Questa sensibilità deve tuttavia anche essere esercitata. Si tratta di percepire i segnali del neonato, di in terpretarli correttamente e infine di reagire in modo adeguato. In generale dopo un po’ di tempo i genitori riescono a riconoscere i bisogni del loro bambino nelle diverse situazioni e a reagire correttamente. Se un neonato piange, il genitore dopo alcune settimane riesce a capire se il bambino è sfinito o annoiato. Genitori sensibili reagiscono adeguatamente proponendo una pausa di riposo o un’attività interessante. Non bisogna temere che in questo modo i bambini vengano viziati. Al contrario, un comportamento sensibile nel primo anno pone la base affinché il bambino possa più tardi decidere da solo se riposare o occuparsi. 

Diventare genitori … 
Passare dall’essere una coppia al ruolo di papà e mamma – come si diventa genitori? Il processo inizia già durante la gravidanza e non è sempre senza ostacoli. Si tratta di crescere nel nuovo ruolo di genitore. All’interno della coppia vanno chiarite e condivise le diverse aspettative relative al modello di famiglia e di educazione, accordandosi sui tempi di cura e l’assunzione di responsabilità. Diventare genitori significa un grande cambiamento della propria vita, si tratta di un passaggio vitale. Quando arriva il bambino, i giovani genitori sono insicuri. Come trattare un neonato non si impara a scuola e le esperienze precedenti servono a poco. Il forte impegno di essere costantemente presenti per il bambino, e la mancanza di sonno che questo comporta, può portare i genitori a sentirsi op pressi da esigenze eccessive. Il sostegno ai «giovani» genitori da parte di nonni, fratelli o vicini può passare dai fatti o da consigli utili. Aiuti e colloqui possono aiutare a elaborare i nuovi vissuti. Se ai genitori manca un sufficiente sostegno diventa necessario un aiuto professionale, come un pediatra o un centro di consulenza per genitori. Questi aiuti, se richiesti tempestivamente, possono diminuire la pressione e migliorare il clima in famiglia. 

Bibliografia 
La bibliografia può essere consultata sul sito web in lingua tedesca e una bibliografia per la versione in italiano è in fase di elaborazione.